L'Associazione Culturale Kamar

L’Associazione culturale Kamar è stata fondata l’8 aprile del 1995 da Antonietta Bardellini e Ida Davanzo di Cozur, due ex-insegnanti, da tempo impegnate in un percorso personale di autoconoscenza e consapevolezza.

Essa aveva ed ha lo scopo di creare uno “spazio” comune in cui incontrare persone interessate allo stesso percorso con l’obiettivo di un aiuto reciproco per una crescita sia a livello umano e culturale che sociale e spirituale.

In tutti questi anni, varie e molteplici sono state le iniziative proposte ai soci, da quelle strettamente culturali, quali le visite a luoghi di interesse storico, a quelle utili per un approccio corretto a discipline quali lo yoga, la cristalloterapia, la fitoterapia e i fiori di Bach, ecc.

Sempre costante è stata l’attenzione alle problematiche esistenziali e/o di coppia che si è cercato di affrontare con i soci che ne facessero richiesta attraverso incontri personali e seminari di gruppo.

Ma il fulcro dell’attività dell’Associazione è stata sempre l’incontro del martedì sera per la meditazione. In questa occasione i soci si riuniscono per imparare e vivere il silenzio. È l’occasione anche per un confronto e una verifica della disponibilità personale dei soci stessi nell’impegno di servizio che caratterizza l’Associazione.

In circa quattordici anni molti sono stati i cambiamenti e le trasformazioni. L’Associazione si è ingrandita: ha allargato il consiglio direttivo e ampliato la sfera di competenze e iniziative. È rimasto fisso e inamovibile l’appuntamento del martedì per la meditazione ma altri interessi, altri impegni sono stati assunti dai soci.

Ultimo nel tempo, quello di costruire a Buta, in Burundi, una maternité (sala parto). Ci è stato chiesto da una suora burundese: Sr. Beatrice Kamariza della Famille des Disciples du Christ, al tempo in cui era studente a Roma. Con ampia documentazione è stata costatata la drammaticità della situazione del posto (la guerra civile era appena terminata), così, grazie a un ingegnere del luogo, il progetto è stato messo a punto e corredato degli elementi necessari (preventivo di spese, licenza di costruzione, autorizzazione a raccogliere fondi). Per realizzarlo i soci si sono impegnati in iniziative di vario genere, quali mercatini domenicali, tornei di burraco, feste per gli amici e collaboratori, concerti ecc.

Ora la “maternità” è completata e funzionante (l’abbiamo inaugurata lo scorso ottobre), nel senso che le donne che possono raggiungerla vanno a partorirci. Restano problemi urgenti e per risolverli si continua a lavorare.

Intanto l’attività dell’Associazione prosegue con le sue iniziative storiche: incontri individuali e di gruppo, visite culturali, iniziative a carattere spirituale ecc.
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