La Pasqua buona

Sono i giorni degli auguri. Ce li facciamo a voce, via internet o per posta: Buona Pasqua!

È come dire: buona vacanza, buon weekend, buona primavera, buon pranzo in famiglia…

Ma se vogliamo augurarci una Pasqua veramente buona dobbiamo guardarci negli occhi, sentirci in relazione l’uno con l’altro e desiderare per entrambi un vero e concreto “passaggio” da uno stato di superficialità (che in modo più o meno grave ci accomuna tutti) ad uno stato di consapevolezza e di autentico amore per la Vita.

La Pasqua, che significa appunto “passaggio” (del Mar Rosso), mentre ricorda la liberazione degli ebrei dalla dominazione egiziana, rappresenta nel cristianesimo la liberazione dell’uomo dalla schiavitù delle suo proprie voglie, del suo naturale egoismo.

In piena coscienza e apertura di cuore facciamoci allora non il solito augurio formale ma un sincero e amoroso augurio di una Pasqua buona, cioè salutare per la nostra crescita umana e spirituale.

dal giornalino dell'Associazione
aprile 2009 - pagina 2
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